giovedì 2 aprile 2015

MESSA NELLA FESTA DEI SETTE ARCANGELI NELLA SECONDA DOMENICA DOPO PASQUA



MESSA
NELLA FESTA DEI SETTE ARCANGELI
NELLA SECONDA DOMENICA DOPO PASQUA

Palermo, per i tipi di Francesco Valenza, tipografo della santissima crociata
1772


Con il permesso dei superiori, e dotato del Privilegio
MESSALE ROMANO, dal decreto del sacrosanto Concilio di Trento,
edito per volere di San Pio V, Pontefice Massimo,
ribadito per autorità di Clemente VIII e Urbano VIII a Venezia presso Nicolò Pezzana



1734
Proprio del sacerdote Antonio Capuano fu Vincenzo.




DOMENICA SECONDA DOPO PASQUA
NELLA FESTA DEI SETTE ARCANGELI
MESSA




INTROITO. Ap 7, 11: Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adoravano Dio. Alleluia, alleluia.

   Salmo 148,1: Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Gloria.

ORAZIONE. 1Pt 1.12; 2.1.16.: E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo: cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo. Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Per Cristo nostro Signore.


PRIMA LETTURA. Ap 8, 1-6:
Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezz’ora. Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe.
Poi venne un altro angelo e si fermò all’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull’altare d’oro, posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco preso dall’altare e lo gettò sulla terra; ne seguirono scoppi di tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto. I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle. Alleluia. Alleluia.
Ap 5,6.7: Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Alleluia. E l’Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. Alleluia.


GRADUALE. Fuori dal tempo pasquale Ap. 21, 15.16:
Uno dei sette angeli che mi parlava aveva come misura una canna d’oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. Alleluia. Alleluia.
V. La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L’angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali.

Dopo la domenica settuagesima, eliminato l’Alleluia e si inseriscono le parole di Zaccaria 4, 1.2.10
:
L’angelo che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, e mi disse: <<Che cosa vedi?>> Risposi: <<Vedo un candelabro tutto d’oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne.
V. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra.



VANGELO. Lc 1, 5-13. 18-19:
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregare fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: <<Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
Zaccaria disse all’angelo: <<Come posso conoscere questo?>> Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni>>. L’angelo gli rispose: <<Io sono Gabriele e sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio>>. Credo.

OFFERTORIO. Ap 15. 5:
Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d’oro. Alleluia.

SECRETA. (il sacerdote da solo). Ti preghiamo, O Signore, il sacrificio che ti offriamo per le mani dei tuoi sette arcangeli sia portato al cospetto della tua Maestà e ti raggiunga come profumo di incenso soave.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.



COMUNIONE Ap 22,1:
Uno dei sette Angeli mi mostrò poi un fiume d’acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.




Dopo COMUNIONE.
  Ti preghiamo, O Dio Onnipotente: a noi che ci siamo nutriti dell’Agnello Celeste concedi che profondamente uniti alla sua Carne e al Suo Sangue, rivestiti di immortalità, con i sette santi angeli meritiamo di contare eternamente le tue lodi. Per il nostro Signore Gesù Cristo.


Nelle Messe votive dei sette arcangeli e nell’Ufficio e nella Messa dell’Ottava si recita la seguente preghiera: Salmo 103, 4 e Salmo 118.32


  O Dio, che fai degli angeli tuoi spiriti e ministri della fiamma ardente del tuo amore, ti preghiamo. Accendi anche noi nel fuoco della tua carità nella quale bruciano intorno a te i tuoi sette santi angeli, cosicché percorrendo noi la strada dei tuoi comandamenti meritiamo di godere insieme a loro la felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.






MESSA
NELLA FESTA DEI SETTE ANGELI
NELLA SECONDA DOMENICA DOPO PASQUA

Palermo, per i tipi di Francesco Valenza, tipografo della santissima crociata.
1772

Con il permesso dei superiori, e dotata del Privilegio
MESSALE ROMANO, dal decreto del sacrosanto Concilio di Trento,
edito per volere di San Pio V, Pontefice Massimo, ribadito per autorità di Clemente VIII e
Urbano VIII a Venezia presso Nicolò Pezzana
1734
Proprio del sacerdote Antonio Capuano fu Vincenzo

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